Non posso essere in piazza A Bologna questa sera.
Mi dispiace non essere con voi, ma d’altronde cosa avrei da dirvi, che non sappiate già?
Sapete che la ferocia ha preso il posto della ragione, che lo stato di diritto è diventato stato della vendetta, e che la parola è impotente di fronte alla forza.
Sapete che siamo impotenti di fronte alla ferocia.
Però sapete anche un’altra cosa: che la perversione del regime nazi-liberista non è destinata a instaurare un nuovo ordine. Nessun ordine all’orizzonte, solo il caos e la disintegrazione.
L’intero edificio occidentale si sta sgretolando: Israele è destinata a dilaniarsi in una guerra civile psicotica. Gli Stati Uniti sono un’entità schizoide in cui tutti odiano tutti, e tutti sono forniti di armi da fuoco.
Non possiamo che fargli i nostri più sentiti auguri.
L’Europa, per sua parte, si riarma.
Ma non è chiaro chi riarma chi.
In Europa è in pieno svolgimento il conflitto tra liberal-democrazia globalista declinante e nazional-liberismo in ascesa, sospinto dall’onda trumpista e dai soldi di Musk.
Non è dato sapere chi vincerà nel prossimo futuro.
Il putinismo dilaga tra i popoli dei paesi che si armano contro Putin.
Dunque chi arma chi?
Quel che è certo è che la guerra sta diventando l’orizzonte dell’economia europea.
Nel 1933 l’economia tedesca veniva da un decennio catastrofico, e il signor Adolf Hitler ebbe l’idea molto semplice di spostare i soldi dalle automobili verso i carri armati. Il signor Merz e il signor Scholz hanno espresso la stessa idea, lo stesso progetto.
Direi che è molto probabile che vada a finire male, ma d’altronde c’è una legge universale della demenza storica: quando si accumulano energie di violenza nazionalista o religiosa, non è facile che si rilassino senza avere provocato la tragedia che è inerente al fascismo.
Il fascismo è un tentativo di superare la depressione (economica e psichica) attraverso la mobilitazione aggressiva di tutte le energie. Una terapia pericolosa e idiota.
L’occidente senile e declinante ha deciso di suicidarsi.
Non so se lo possiamo fermare.
Credo di no, e questo provocherà inevitabilmente conseguenze catasrofiche. Se fanno la guerra mentre gli incendi divampano e le alluvioni si moltiplicano vuol dire che la mente occidentale è in preda a una demenza suicidaria incurabile.
Quello che si può fare, e che bisogna fare, è sgattaiolare. Non lasciarsi coinvolgere dalla psicosi aggressiva, creare le condizioni perché si possa vivere, e soprattutto perché possano vivere coloro che sono stati generati in questo secolo infame. In una parola occorre disertare.
Disertare non è sempre possibile, e non è mai facile.
Occorre pensarci subito, occorre moltiplicare le parole e i gesti che indichino la strada della fuga, dell’abbandono, dell’estraneità.
Demoliberali e fascisti si azzufferanno fino a distruggere quel poco che resta ancora in piedi.
Il genocidio è il solo programma del capitalismo contemporaneo, e come sonnambuli si precipiteranno nell’ennesimo abisso.
Non intendiamo seguirli.
Sappiamolo. Diciamolo in giro. Non facciamoci fregare.